San Michele e Monte Sant'Angelo
Gargano, Montagna sacra: San Michele e Monte Sant'angelo
La religiosità sul Gargano ha radici antichissime, e senz'altro precristiane. Una remota tradizione vuole che una grotta nei dintorni di Monte Sant'Angelo (Foggia) fosse l'antro nel quale l'indovino Calcante rendeva auspici e profezie.
E fu proprio in quella grotta, nel 594 d.C., che apparve l'Arcangelo Michele, tuttora Santo patrono di Capitanata.
L'apparizione del grande arcangelo, dell'angelo soldato che guidò le schiere di Dio nella lotta contro i ribelli di Lucifero fu probabilmente metafora ed eredità della grande guerra goto-bizantina.
Il culto di San Michele a Costantinopoli derivava dalle antiche tradizioni persiane, e le armate di Belisario e Narsete lo trasferirono in Puglia.
Come che sia, il santuario di Monte Sant'Angelo ebbe così grande importanza nel MedioEvo da essere tappa obbligata dei pellegrini che andavano in Terra Santa.
La lunga strada che partiva da Santiago di Compostela e giungeva a Monte Sant'Angelo, prendeva nel suo tratto terminale il nome di "Via Sacra Langobardorum". (Apt Foggia)
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