venerdì, maggio 26, 2006

Il Subappennino Dauno

Informazioni sul Subappennino Dauno o Preappennino Dauno in provincia di Foggia

Il Subappennino Dauno è ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, ma anche di storia e di memorie. Non per caso la sua "capitale", Lucera è forse la città più bella della Capitanata ed è certo quella più carica di passato: basti pensare all'Anfiteatro romano (I sec. a.C.), alla Fortezza Sveva, al suo bellissimo Duomo Gotico.

Ma la zona merita più di una sosta: ammesso che si vogliano tralasciare i piaceri di una passeggiata nei boschi che circondano l'invaso artificiale di Occhito, non si può trascurare Pietra Montecorvino con il suo bellissimo quartiere di Terravecchia, nè la splendida Cattedrale di Troia con il suo celebre rosone, o il caratteristico Castello di Sant'Agata di Pugia.

Le verdi vallate che accompagnano l'Appennino nel suo digrado verso la piana foggiana sono state teatro di vicende importanti: delle battaglie di Pirro, forse della stessa gigantesca battaglia di Canne, che uno storico locale ha localizzato nei paraggi di Castelluccio Valmaggiore.

In generale il Subappennino Dauno è indicato per chiunque voglia coniugare aria buona, bei paesaggi e tesori d'arte e di storia. Ed anche a chi è convinto che a tavola non si invecchi.
Sono davvero tanti i luoghi nei quali mangerete cose genuine e saporitissime. Attenzione, però, a non dimenticare a casa l'appetito: le porzioni non sono da nouvelle cuisine!

San Michele e Monte Sant'Angelo

Gargano, Montagna sacra: San Michele e Monte Sant'angelo

La religiosità sul Gargano ha radici antichissime, e senz'altro precristiane. Una remota tradizione vuole che una grotta nei dintorni di Monte Sant'Angelo (Foggia) fosse l'antro nel quale l'indovino Calcante rendeva auspici e profezie.
E fu proprio in quella grotta, nel 594 d.C., che apparve l'Arcangelo Michele, tuttora Santo patrono di Capitanata.
L'apparizione del grande arcangelo, dell'angelo soldato che guidò le schiere di Dio nella lotta contro i ribelli di Lucifero fu probabilmente metafora ed eredità della grande guerra goto-bizantina.
Il culto di San Michele a Costantinopoli derivava dalle antiche tradizioni persiane, e le armate di Belisario e Narsete lo trasferirono in Puglia.
Come che sia, il santuario di Monte Sant'Angelo ebbe così grande importanza nel MedioEvo da essere tappa obbligata dei pellegrini che andavano in Terra Santa.
La lunga strada che partiva da Santiago di Compostela e giungeva a Monte Sant'Angelo, prendeva nel suo tratto terminale il nome di "Via Sacra Langobardorum". (Apt Foggia)

Padre Pio e San Giovanni Rotondo

Gargano, Montagna Sacra: Padre Pio e San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo, il borgo garganico che divise l'esperienza terrena di Padre Pio da Pietrelcina, è oggi uno dei principali centri di turismo religioso in Italia.
Un primato dovuto per intero al frate delle stimmate, primo francescano a ricevere questo particolarissimo segno di Dio dopo lo stesso San Francesco.
Padre Pio è stato proclamato beato in San Pietro il 2 maggio 1999; il processo canonico è stato di una celerità che si giustifica con l'enorme numero di prodigi e miracolose guarigioni che al frate di Pietrelcina sono attribuite.

Ma la sua poderosa impronta si rinviene anche e soprattutto nella "Casa Sollievo della Sofferenza", il modernissimo ospedale costruito con il contributo dei fedeli di tutto il mondo sulle balze di quella che fu un'inospite pietraia.

San Giovanni Rotondo ha in seguito festeggiato la canonizzazione di Padre Pio con la nuova meravigliosa e grande chiesa progettata da Renzo Piano.

Informazioni sul Gargano

Il Gargano è essenzialmente un promontorio carsico e ineguale che si stende per circa duemila chilometri quadrati dal livello del mare fino ai 1055 metri di Monte Calvo, la cui cima disadorna si innalza sui pini d'Aleppo della costa e sui faggi della Foresta Umbra.

Lo "sperone d'Italia", che si protende per circa settanta chilometri nell'Adriatico, fu in origine un'isola, e tuttora il suo imponente massiccio ha caratteristiche ambientali molto diverse dalla piana limitrofa: popolato dall'uomo fin dal paleolitico (le sue grotte carsiche costituivano un impareggiabile rifugio, come testimonia la splendida Grotta Paglicci, nei pressi di Rignano Garganico), il Gargano, la "montagna sacra", è terra di miti e di leggende.

La più bella fra esse, è senz'altro quella di Pizzomunno, il pescatore che, innamoratosi della bella Vieste, destò l'invidia delle sirene, che la uccisero.
Il dolore pietrificò Pizzomunno, che tuttora sorge dalle profondità del mare di fronte alla città che dalla sua amata prese il nome. (Apt Foggia)

mercoledì, maggio 17, 2006

Parco Nazionale del Gargano

Guida ed Informazioni sul Parco Nazionale del Gargano

Da otto anni il Gargano, con il suo ecosistema inedito e complesso, è sede della riserva naturale più densamente popolata d'Europa, il Parco Nazionale del Gargano.
Non meritava di meno un territorio che - solo per fare un esempio - annovera ben duemila differenti specie di piante, fra cui alcune rarissime, come il cisto di clusio, essenza selvatica simile al rosmarino che cresce solo nei dintorni di Lesina.

La riserva naturale piacerebbe molto a Nero Wolfe, il pachidermico investigatore buongustaio creato da Rex Stout: la sua passione per le orchidee avrebbe di che saziarsi con le 56 varietà di questo preziosissimo fiore ospitate dal promontorio.
Caprioli e daini (ancora pochi, purtroppo) tornano a popolare l'imponente Foresta Umbra, mentre, tra l'una e l'altra visita agli antichi trabucchi, alle torri di avvistamento che difendevano il litorale dalle scorrerie dei pirati, potrete immergervi in gioielli medioevali come il dedalo di vie dell'antico centro storico di Vico del Gargano.

Nessun posto meglio di Peschici illustra la straordinaria peculiarità dei paesaggi garganici: il candore di sale del borgo antico, la disputa tra le case e la roccia, gli improvvisi squarci d'azzurro che sorprendono il viandante sono altrettanti "segni particolari", altrettanti caratteri distintivi di un territorio unico al mondo.
Un'originalità che contagia il carattere e le tradizioni degli abitanti, l'inconfondibile parlata garganica che si innalza sulle sillabe finali, l'orgoglio e la cordialità di un popolo antico.

Non perdete l'occasione di vedere il sole sorgere dal mare e in esso tramontare. Non vi capiterà spesso di poterlo fare nello stesso posto, a meno che non siate su un'isola. (Informazioni da Apt Foggia)

Guida alle Isole Tremiti

Guida ed informazioni turistiche sulle Isole Tremiti (Puglia)

"Diomedee": così si chiamano le quattro isole che compongono l'arcipelago delle Isole Tremiti, forse così chiamate per la loro tradizionale sismicità.

Diomede, il mitico eroe greco dell'Iliade ne sarebbe stato non solo il re e l'abitatore, ma anche, in un certo senso, il creatore: dalla distrutta rocca di Pergamo l'eroe avrebbe tratto con sè due enormi blocchi, che usò "erigendo" il Subappennino e il Gargano ai confini del regno dell'alleato Dauno. Poi, essendogli rimasti in mano dei ciottoli, li lanciò in mare, facendo così nascere le isole. In quelle isole Diomede, ingannato da Dauno, era destinato a morire; e i suoi compagni, tramutati in gabbiani, ne piangono in eterno la scomparsa.

E' così che il mito riveste la singolare vocalità di una particolare razza di gabbiani, che abita l'arcipelago. Di notte le "diomedee" (è questo il nome dei gabbiani) levano strida che hanno tutta l'apparenza del pianto, o più precisamente del vagito di un neonato.

Ma non è l'unico elemento di fascino e di mistero di queste bellissime isole, il cui ambiente è tutelato da un'ampia riserva marina.
Commovente, nelle sue acque, lo spettacolo del Padre Pio degli Abissi, la statua sottomarina più imponente del mondo, opera dello scultore Domenico Norcia.

Bellissima anche l'antica fortezza o abbazia benedettina tardomedioevale, con l'attiguo convento e i suoi sereni chiostri.
Belli ed insoliti gli splendidi setter irlandesi che è frequente incontrare sia a San Nicola che a San Domino.

Le splendide acque cristalline delle Isole Tremiti attirano ogni anno migliaia e migliaia di turisti.

L'arcipelago delle Isole Tremiti è composto dalle isole di:

San Domino: è l'isola più dedita al turismo dove è presente l'unica spiaggia sabbiosa delle Tremiti.

San Nicola: è l'isola dove risiede la maggior parte della popolazione. Su quest'isola fu costruito anche un monastero dove riposa la salma di un monaco di nome Nicolò; secondo un'antica leggenda che ogni qual volta qualcuno abbia provato a trasportare il corpo del defunto lontano dall'isola si scatenasse una tempesta tale da non permettere di navigare.

Capraia o Capperaia: è un' isola disabitata poiché fa parte di un parco nazionale marittimo.

Cretaccio: un gigantesco cumulo di creta, come può suggerire il nome e perquesto inabitata.

Dell'arcipelago delle Isole Tremiti fa parte anche l'isolotto di Pianosa che è disabitato: a causa della sua altezza massima, che è di 15 metri, durante i giorni di burrasca viene scavalcato dalle onde.

In queste splendide isole che si affacciano di fronte al Gargano viene organizzato ogni anno nel mese di Luglio da Lucio Dalla, che ama le Isole Tremiti alla follia, un Festival di Musica e Spettacolo che attrae artisti e spettatori da ogni dove.
(Informazioni da Apt Foggia)

Foggia e il Tavoliere delle Puglie

Informazioni turistiche su Foggia ed il Tavoliere delle Puglie... (Capitanata o Daunia)

Foggia è una città moderna, evoluta, con un rispettabile tessuto industriale ed un'invidiabile rete di collegamenti (autostradali, ferroviari e presto anche aeronautici...).

La città, che terribili bombardamenti distrussero quasi completamente nell'ultimo conflitto mondiale, presenta comunque interessanti vestigia, quali la cripta e il primo impianto della Cattedrale, risalente al secolo XII; l'enigmatica Chiesa delle Croci, che sorge all'incrocio degli antichi tratturi; il settecentesco Palazzo Dogana; l'Arco di Federico II, unico resto dell'antica residenza imperiale. Ma Foggia si qualifica soprattutto per la sua ricca dotazione culturale e museale.

Oltre al Teatro intitolato al grande compositore foggiano Umberto Giordano, opera dell'architetto Luigi Oberty, Foggia ospita il parco archeologico di Passo di Corvo e ben quattro musei, alcuni dei quali di recente istituzione. Merita una scampagnata il polmone verde della città, il Bosco dell'Incoronata da poco ripulito e attrezzato.

L'ordinata scacchiera del Tavoliere di Puglia si estende per circa 80 chilometri con una larghezza media di 30. Un tempo manifesto della sitibonda Puglia (è tuttora uno dei luoghi meno piovosi d'Italia), il Tavoliere deve il suo nome alle Tabulae censuariae dell'antica Roma.

Dal suo importante bacino agricolo vengono vini eccelsi (specialmente i Doc di San Severo, il "Cacc'e mitte" di Lucera e il "Torre Quarto" di Cerignola), un grano duro meritatamente celebre, delle saporitissime olive (specie la "bella di Cerignola") e un olio Dop pregiato.

Ma non sono solo le bellezze agresti (alle quali è comunque dedicata l'importante rassegna internazionale della Fiera dell'Agricoltura, che si svolge in uno dei quartieri espositivi più grandi d'Europa) ad essere degne di menzione: si pensi al Piano delle fosse granarie di Cerignola, reperto impareggiabile della civiltà contadina; o alla Chiesa di San Saverio a San Severo.
O, soprattutto, al capoluogo provinciale, Foggia. (Informazioni di Apt Foggia)

domenica, maggio 14, 2006

Informazioni sulla Puglia

La Puglia è una regione dell'Italia Meridionale di 4 milioni di abitanti, con capoluogo Bari. Confina a ovest col Molise, la Campania e la Basilicata, a sud col Mar Ionio ed a est e nord col Mar Adriatico.

Geografia della Puglia

È la regione più orientale d'Italia, il capo d'Otranto, nel Salento dista circa 80 km dalle coste dell'Albania. Il territorio è diviso tra il collinare e il pianeggiante, anche se vi sono singoli monti pressocchè sparsi sul Gargano, sulla Daunia e sulle Murge.

Il paesaggio collinare abbraccia il Gargano, parte del preappennino Dauno, le Murge baresi, tarantine e brindisine. La restante parte pianeggiante è divisa tra il Tavoliere delle Puglie, la Terra di Bari e la Pianura salentina. La Puglia è bagnata dal Mar Adriatico e dal Mar Ionio. Le acque interne sono pressocchè scarse. Non vi è alcun fiume percorribile tranne l'Ofanto, anche se per il breve tratto finale. L'unico lago potabile, da dove attinge l'Acquedotto Pugliese è il Lago d'Occhito a metà tra Molise e Puglia. Al tempo dei romani, La Puglia comprendeva un territorio enorme che comprendeva una parte del attuale Molise, della Campania e soprattutto della Basilicata.

La Puglia è composta da diverse subregioni geografiche-culturali: Daunia - Tavoliere - Gargano - Murge - Valle d'Itria - Arco Ionico tarantino - Salento

Monti, pianure e colline della Puglia

La Puglia si presenta come la regione meno montuosa d’Italia (2%). Esistono però alcuni rilievi al nord appartenenti tutti alla catena della Daunia come il M. Cornacchia (1151 m.), il M. Saraceno (1145 m). Nella parte più settentrionale del Gargano si trova il M. Calvo (1065 m.). La parte pianeggiante, la più estesa, circa 53% del territorio, è formata dal Tavoliere, all’incirca 3000 km2, dalla parte più bassa delle Murge e dalla Penisola Salentina. La parte collinare è rappresentata prevalentemente dalle Alte Murge che ha come limite inferiore 350 m.. E’ molto frequente il fenomeno del carsismo che interessa soprattutto il Gargano e le Alte Murge.

Fiumi, laghi e isole della Puglia

La Puglia è ricca di fiumi a carattere torrentizio come il Candeloro, il Cervaro e il Carapelle, ma esistono anche dei fiumi maggiori che bagnano solo in parte la Puglia come il Bradano, l’Ofanto e il Fortore. Infatti il primo è quasi interamente lucano e bagna il territorio pugliese solo per pochi chilometri. I pugliesi decisero così di costruire un acquedotto che, con una serie di condotti e canali, incanalava le acque del fiume Sele. I laghi maggiori sono quelli di Lesina e di Varano posti sul limite nord – orientale della regione, sul promontorio del Gargano. La Puglia presenta un solo arcipelago, le Isole Tremiti, che comprendono le isole di San Nicola, di San Domino, di Capraia, di Cretaccio e di Pianosa. Tutto questo solo nelle provincia di Foggia.

Clima della Puglia

Il clima è tipicamente mediterraneo sulle zone costiere e pianeggianti, con estati calde e secche e inverni miti e più piovosi, continentale sulle zone più interne e più alte delle Murge, dell'Appennino dauno e del Gargano, dove durante gli inverni possono verificarsi non di rado precipitazioni nevose e formarsi nebbie anche persistenti durante le ore notturne. La zona centro-settentrionale della Puglia (barese e foggiana) è tra le meno piovose d’Italia, in quanto i venti più umidi, quelli atlantici in arrivo da Ovest, scaricano la loro umidità sul prospiciente appennino campano e lucano e giungono secchi sulle pianure e sulle coste. Più piovose, invece, le province di Brindisi, Lecce e Taranto (Salento), poiché gli stessi venti si ricaricano di umidità, passando sul Mar Ionio.

Storia della Puglia

La Puglia è una delle regioni più ricche di reperti preistorici d'Italia. Molto diffusi, nelle provincie di Lecce, Brindisi di Taranto, Bari e Barletta-Andria-Trani, sono i Menhir e i Dolmen. Verso il 2000 a.C. si formarono i popoli dei Dauni, dei Peucezi e dei Messapi, e più tardi, in epoca ellenica, la Magna Grecia si espanse fino ad includere il Tarantino e il Salento.

Nel panorama dell'Italia Romana la Puglia occupò un ruolo di primo piano nelle campagne belliche dell'epoca, tra cui la disfatta di Canne la conquista di Brindisi e la presa di Taranto, entrambe avvenute attorno all'anno 200 a.C. Nei secoli di massima espansione dell'Impero, la Puglia occupò posizioni di primato nella produzione del grano e dell'olio, diventando la maggior esportatrice di olio d'oliva in Oriente. Alla caduta dell'impero romano d'Occidente, la Puglia e in particolar modo il Salento, attraversarono un lungo periodo di sofferenza. Molti popoli si alternarono sul territorio, ma alla fine divenne dominio dell'Impero Bizantino. Bari divenne capoluogo di un territorio esteso sino all'odierna Basilicata e sottoposto all'autorità di un catapano (governatore bizantino da dove derivano il nome Capitanata e il termine dialettale bitontino "catapéune", riferto dispregiativamente ai vigili urbani).

Dapprima sotto i Normanni e poi sotto gli Svevi capeggiati dagli Hohenstaufen, la Puglia conseguì un grande progresso materiale e civile, che toccò l'apice con Federico II, a cui si deve una serie di edifici laici e religiosi, alcuni di alto valore artistico, tra cui Castel del Monte in provincia di Barletta-Andria-Trani. Tra il 1200 e il 1400 la Puglia fu sotto la dominazione degli Angioini, all'interno del Regno di Napoli, a cui si sostituirono gli Spagna: ed è proprio in questo momento che comincia a radicarsi il potere dei latifondisti sul territorio. Dopo varie prese di potere, solo sotto i Borboni, la Puglia poté rivivere la stasi e la pace che vigeva nella regione con Federico II. Tra il 1806 e il 1815, vi fu la dominazione francese che provvedette alla modernizzazione della Puglia con l'abolizione del feudalesimo e con le riforme giudiziarie.

Movimenti liberali si formarono in tutta la regione nel 1820 con il dilagare della Massoneria e della Carboneria. Con il Regno d'Italia nel 1860, la Puglia fu divisa amministrativamente nelle province di Foggia, Bari e Lecce; a queste si aggiunsero nel Novecento le province di Brindisi e Taranto, affiancate nel 2004 da quella di Barletta-Andria-Trani. Con il progressivo decadere del latifondo ci fu sempre più il decadere delle antiche masserie pugliesi, proprietà di media estensione agraria. Sotto il Fascismo ci furono numerose bonifiche su territorio e con la riforma agraria del dopoguerra ci fu un grande sviluppo nella regione. Negli anni settanta/ottanta l'economia della regione passò dal settore primario a quello terziario, con il notevole sviluppo derivato dal settore turistico.

Economia della Puglia

E' la regione più prospera del Mezzogiorno d'Italia.

Agricoltura della Puglia

La Puglia è una delle regioni più produttive d’Italia. La regione è al primo posto per la produzione diinsalate, carciofi, finocchi, cavoli, pomodori, olive e uva da tavolo. Al secondo per il sedano, l’avena e il frumento.

L' Allevamento in Puglia

L’allevamento è poco sviluppato. Si allevano solo ovini e si cerca di incrementare l’allevamento dei bovini.

L' Industria in Puglia

La Puglia è la regione più industrializzata del Meridione. La maggior parte delle industrie sono state costruite sul triangolo Bari – Brindisi – Taranto dove sorgono stabilimenti per raffinare il petrolio, per la fabbricazione tessile e per la plastica. Ci sono anche stabilimenti vinicoli, conservieri, del tabacco e oleifici. La Puglia è una regione molto povera di minerali. Si estraggono solo, in alcuni punti, bauxite e gas metano.

La Pesca in Puglia

La pesca è un’attività importantissima per la Puglia. Si pescano soprattutto crostacei e i porti maggiori sono Gallipoli, Manfredonia e Otranto.

Turismo in Puglia

Il turismo è molto sviluppato grazie alle incantevoli spiagge del Gargano, delle Isole Tremiti e del Salento. Da sottolineare anche l'unicità architettonica della Valle d'Itria, l'importanza di Bari e della fiera del Levante per il turismo d'affari. Inoltre la regione è ricca di resti delle popolazioni che la abitavano in passato, come i contadini che 5 secoli fa hanno costruito i trulli.
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